Esiti a 5 anni dopo intervento coronarico percutaneo o bypass per la malattia della coronaria principale sinistra
Gli esiti a lungo termine dopo intervento coronarico percutaneo ( PCI ) con stent a rilascio di farmaco contemporanei, rispetto all'innesto di bypass coronarico ( CABG ), nei pazienti con malattia della coronaria principale sinistra non sono chiaramente stabiliti.
Sono stati assegnati in modo casuale 1.905 pazienti con malattia dell'arteria coronarica principale sinistra, di complessità anatomica bassa o intermedia ( secondo la valutazione presso i Centri partecipanti ), a sottoporsi a PCI con stent di Cobalto-Cromo rivestito di fluoropolimero a rilascio di Everolimus ( gruppo PCI, 948 pazienti ) o CABG ( gruppo CABG, 957 pazienti ).
L'esito primario era un composito di morte, ictus o infarto del miocardio.
A 5 anni, si è verificato un evento di esito primario nel 22.0% dei pazienti nel gruppo PCI e nel 19.2% dei pazienti nel gruppo CABG ( differenza, 2.8 punti percentuali; P=0.13 ).
La morte per qualsiasi causa si è verificata più frequentemente nel gruppo PCI rispetto al gruppo CABG ( 13.0% vs 9.9%; differenza, 3.1 punti percentuali ).
Nei gruppi PCI e CABG, l'incidenza di morte cardiovascolare definita ( 5.0% e 4.5%, rispettivamente; differenza, 0.5 punti percentuali ) e infarto miocardico ( 10.6% e 9.1%; differenza, 1.4 punti percentuali ) non sono state significativamente differenti.
Tutti gli eventi cerebrovascolari sono stati meno frequenti dopo PCI rispetto a CABG ( 3.3% vs 5.2%; differenza, -1.9 punti percentuali ), sebbene l'incidenza dell'ictus non fosse significativamente diversa tra i due gruppi ( 2.9% e 3.7%; differenza, -0.8 punti percentuali ).
La rivascolarizzazione guidata dall'ischemia è stata più frequente dopo PCI rispetto a CABG ( 16.9% vs 10.0%; differenza, 6.9 punti percentuali ).
Nei pazienti con malattia della coronaria principale sinistra di complessità anatomica bassa o intermedia, non vi è stata alcuna differenza significativa tra intervento coronarico percutaneo e bypass rispetto al tasso di esito composito di morte, ictus o infarto miocardico a 5 anni. ( Xagena2019 )
Stone GW et al, N Engl J Med 2019; 381: 1820-1830
Cardio2019 Chiru2019
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